Quando arriverà a Bologna il Digitale Terrestre?

Secondo il calendario redatto dal Comitato Nazionale Italia Digitale e dalla Rai, la città di Bologna affronterà il passaggio definitivo al digitale terrestre, chiamato switch-off, dal 30 novembre al 1 dicembre 2010, mentre il resto della  regione Emilia Romagna (province di Parma e Piacenza escluse) completerà il passaggio dal 27 novembre al 2 dicembre.

Qui puoi trovare le date, i comuni e la mappa dell’intero passaggio della tv digitale terrestre in Emilia-Romagna.

https://digitaleterrestrefacile.it/2010/01/22/il-calendario-degli-switch-off-del-digitale-terrestre-nel-2010/

14 thoughts on “Quando arriverà a Bologna il Digitale Terrestre?”

  1. @ Michele (novembre 6th, 2010 10:15)

    Il problema è che indubitabilmente la qualità reale di ricezione è infinitamente peggiore, in quanto il sengale è enormemente più fragile.

    – il puntamento e la posizione fisica dell’antenna sono molto sensibili e critici (se sbagli di un cm non vedi più niente, oppure non prendi più intere categorie di canali e ne prendi altre e viceversa)
    – se piove, nevica o c’è vento, vedi tutto pixellato, ad andar bene.
    – le aree di dislocazione dei ripetitori sul territorio a volte sono cambiati (quindi se uno vedeva benino l’analogico ora più essere completamente al buio)
    – il segnale mi pare di capire che non rimbalza molto tra ripetitori (quindi se non sei in una zona coperta direttamente, quel tal canale non lo prenderai mai).
    – tivusat satellitare per chi non riceve il terrestre è scandaloso (mi riferisco all’obbligo di acquistare un decoder molto sovrapprezzato per supplire a carenze dei gestori radiotelevisivi).

    Sono questioni che ritengo molto importanti da risolvere, altrimente l’idea che il digitale si veda meglio è una fandonia.

    P.S. x digitaleterrestrefacile: complimenti per il sito che è molto utile ed offre un ottimo servizio ai consumatori!

  2. Nemmeno io voglio far polemiche specie con chi cura questo sito che é l’unico sito che tenta di aiutare la gente su un sistema(il DTT) che in Italia é nato male e andrebbe rifatto, non me la prendo col digitale terrestre come tecnologia visto che il digitale terrestre in altri paesi funziona, solo da noi, che, forse per via della conformazione del territorio, organizzazione, assegnazione frequenze, tipo di standard obsoleto(DVB-T invece di DVB-T2)fatto é che da noi il digitale terrestre non funziona come altrove.

    Ogni mia informazione da me scritta é stata sempre seguita da link per cercare di essere il piu’ preciso e onesto possibile, se poi dopo la rivista “Focus” edita da Mondadori=Gruppo Medistet, non é una rivista attendibile perché “pseudoscientifica” mi dispiace che non ho trovato l’articolo completo vero e proprio,comunque una rivista edita dallo stesso gruppo che é per la diffusione del digitale terretre e che ammete probabili malfunzionamenti, mi ha colpito.

    Certo che in un paese dove c’é una percentuale di anziani che supera quella dei giovani del 43% qualcuno puo’trovare delle scusanti, ma la Germania che ha piu’ anziani di noi almeno investono in tecnologie per lo sviluppo del futuro.
    http://www.universita.it/istat-noi-italia-2010/

    é vero che che in certi decoder é possibile disattivare LCN ma non in tutti e questo ha creato e sta creando non pochi problemi, canali in conflitto che spesso non è possibile risistemarli o il decoder li risistema in automatico sbagliando.

    per quanto riguarda “tivusat” Adiconsum non la vede come una piattaforma proprio gratuita

    http://www.davidemaggio.it/archives/25145/smart-card-tivusat-acquistabili-per-gli-abbonati-rai-ma-adiconsum-non-e-daccordo

    “non esistono tecnologie satellitari che “circoscrivono” il segnale, esistono i satelliti geostazionari che trasmettono su grandi aree continentali”

    Scusa per satelliti che circoscrivono il segnale intendevo satelliti come Astra 2D 28.2 Est
    che rendono visibile il segnale nella limitata zona di copertura anche con una minidish, ma che obbligano ad vevere parabole enormi da 120m in su’se si esce dall footprint:

    http://www.ses-astra.com/business/en/support/media-library/Footprint-Graphics/Footprint-Graphics-28-2-East/astra-2D-north.php

    “Pian piano il pluralismo dell’informazione (e di questo che parli quando scrivi di pluralità) sta crescendo a livello nazionale. Lo dimostra l’ingresso di SkyNews24 disponibile su Cielo per 4 volte al giorno, lo dimostra l’indipendenza di Rai News, l’informazioone di Repubblica Tv e il successo del Tg di La 7″

    SkyNews24, republicatv sono in minoranza.
    Riguardo Rainews2 quando mi recaia Seu, ho avuto modo di vedere un documentario edito da una televisione nazionale della Corea del Sud dove si raccontava l’ Italia di oggi, in particolare l’anomalia del sistema informativo Italiano nel documentario(tutti gli Italiani dovrebbero vederlo) c’era una intervista ad una tele giornalista di Rainews24 lei stessa ammise che”In Italia purtroppo non possiamo informare correttamente come vorremmo” ed il giornalista Coreano domanda:”perché non vi ribellate tutti?” e la giornalista:”non serve ti sostituiscono”.
    Questo é per dire in che condizioni sono a Rainews24(se trovero’ il link per vedere in streaming il documentario lo rendero’ disponibile).

    Tg La 7 sarà’ anche gradevole da vedere ma ricordiamoci che Mentana era in Fininvest quando Berlusconi entrato in politica inpose ai suoi media di reclamizzare il partito, quando venne cacciato Montanelli, quando la Rai dietro un ordine di Berlusconi caccio’ Enzo Biagi, e Mentana si é accorto tardi che qualcosa non andava, solo dopo che hanno licenziato lui per sostituirlo con l’agente Sismi Carlo Rossella famoso per aver prodotto il falso documento che attribuiva armi nucleari a Saddam Hussein che Rossella stesso consegno’ agli Americani.

    http://www.altrenotizie.org/esteri/323-i-retroscena-della-truffa-sull%5C'uranio-arricchito-nigeriano.html

    Io spero tanto che le cose evolveranno al meglio come auspichi tu.
    Spero di aver torto ma se il buon giorno si vede dal mattino é un non tanto diverso dall’analogico.

    Nessuno dice niente ma dovremmo fare tutti come quelle associazioni dei consumatori del Trentino che denunciarono alla magistratura i presidenti Rai e Mediaset per interruzione di pubblico servizio riguardo lo spegnimento delle frequenze analogiche.

    http://www.trentinolibero.org/index.php?op=new&id=3005
    http://www.trentinolibero.org/index.php?op=new&id=3435

    Comunque grazie per l’invito nel tuo spazio personale lo visitero’volentieri quando posso.

  3. Sono d’accordo con te Giorgio il dtt non era da fare avrebbero dovuto investire nella fibra ottica anziche mettere quelle stupide limitazioni al web fatte da parlamentari che non capiscono un c:**’zo di web.

    L’analogico si vedeva male ma almeno si vedeva

  4. @ l’esperto anonimo

    -Scusa ma ti devo correggere su quattro cose per evitare informazioni superficiali o errate

    Punto n1:

    La rivista “Focus” dopo una lunga inchiesta sugli impianti tv Italiani ha scritto:
    “non più del 10% di tutte le antenne d’Italia sarebbe adatto al digitale senza modifiche”.

    http://www.attivissimo.net/antibufala/digitale_terrestre/grande_truffa.htm

    l’anonimo esperto ha scritto:
    “Non si deve chiamare l’antennista in modo preventivo. Al massimo si può fare una prova con un decoder prestato”

    -La maggior parte della popolazione Italiana é composta da anziani soli, dove trovano uno che gli presta il decoder?
    cosa vanno nei negozi e dicono “me lo presti gratis poi se va bene te lo compro?”
    immaginate la faccia dei commercianti.
    E’ chiaro che il 75% degli anziani o invalidi é obbigato a comprarlo a scatola chiusa senza nessuno della Regione che gli viene a casa a verificare il segnale e a fare l’istallazione gratis come avviene in UK.

    Punto n2:
    Sempre l’esperto anonimo scrive:
    “dei canali che possono essere anche numerati manualemnte sul telecomando”

    -Si’ é vero li puoi ordinare manualmente ma alla prossima risintonizzazione ritornano nell’ordine LCN in default e ti tocca ripetere l’operazione ancora e.. visto che col DTT Italiano bisogna risintonizzare almeno un paio di volte alla settimana quasi nessuno riordina la lista.
    In Sardegna sono spariti dei canali locali per via di questo problema:

    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/177161

    Punto n3:
    Sempre l’anonimo esperto scrive:
    “L’alternativa satellitare al digitale terrestre che fornisce il servizio pubblico tv esiste anche in Francia, in Spagna e in Inghilterra.Tivù Sat è stata costituita da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media. Oggi fanno parte del consorzio anche le associazioni di tv locali. Non richiede nessun abbonamento aggiuntivo, ma la sola spesa (forse eccessiva) per la tessera”

    -In Inghilterra esiste una piattaforma satellitare chaimata “freesat”
    (accordo tra i 4 grandi operatori tv nazionali BBC+ITV+Channel4+FIVE)
    con questa piattaforma non occorre nessuna tessera!!.

    Poi c’é anche un’altra piattaforma in UK che si chiama “freesatfromSky” che pero’ implica l’aquisto di una tessera Sky anche se é senza abbonamento
    (questa piattaforma permette di vedere piu’ canali del DVB-T e se si vuol vedere canali premium dedicati agli sport,cinema,documentari,eros allora bisogna fare l’abbonamento a Sky)
    (in Italia tivusat farà la stessa cosa infatti la codifica di medisetpremium é identica al tivusat e i canali mediset premium vengono gia trasmessi dal satellite)

    link della piattaforma satellitare Inglese senza tessera:
    http://www.freesat.co.uk/how-to/get-freesat
    http://www.digitaluk.co.uk
    http://en.wikipedia.org/wiki/Freesat

    in Francia con il “FRENCH TNT SAT” non occorre nessuna tessera
    invece con il “FRENCH BIS” o “Francesat” occorre una tessera come “tivusat”
    http://www.tnt-gratuite.fr

    In Spagna Hispasat é completamente gratuito senza tessera:
    http://www.televisiondigital.es/Satelite/OperadorTVSatelite/Paginas/OperadoresTVSatelite.aspx

    in Germania non occorre nessuna tessera per la freeview satellitare:
    http://www.ueberallfernsehen.de/faq.html

    -Come avrai capito caro esperto, in altri paesi Europei(UK,Francia, Germania) se un utente vuole una piattaforma satellitare veramente gratuita quindi senza tessera! é libero di averla; invece in Italia abbiamo l’assurdità di “tivusat” che dicono che é gratuita ma…
    per vederla devi comprare una tessera che per attivarla devi chiamare un 899 a pagamento!!!!! come medisetpremium i call center sono identici
    e tale piattaforma tivusat “gratuita” ti costa di tessera e attivazione come la piattaforma di Sky UK “freesatfromsky” e freesatfromsky non é quell ciarpame di canali di “tivusat”.

    http://www.sky.com/shop/freesat/home/

    Vi sono tecnologie satellitari ingrado di circoscrivere il segnale tv solo in determinate aree geografiche, le schede tv sono costose e superate oltre ad essere una trovata per obbligare la gente a non scappare dal DTT, altrimenti non ci sarebbe motivo di criptare anche programmi tv e telefilm che non centrano niente coi diritti sportivi internazionali.

    Punto n4:
    Sempre l’anonimo esperto scrive:
    “il digitale terrestre ha consentito l’ingresso nel mercato di nuovi competitor (pochi ma sempre nuovi). Dahlia tv ,Europa7HD, Glamour Plus hanno ottenuto dei mux per le pay-tv, e nuovi operatori tv hanno lanciato nuovi canali in chiaro come Real Time, Play.me, Sportitalia, Pokeritalia24, Deejay Tv, e dopo l’asta per le frequenze entrerà anche Sky con un mux di canali in chiaro”

    -La qualità,pluralità dell’informazione la fanno i nuovi competitors gratuiti che concorrono a pari mezzi(mux e risorse) tra loro e non delle tv locali o a pagamento quindi sempre di nicchia.

    Il dvb-T Inglese su 100 canali solo una diecina sono apagamento”top up tv” il resto sono canali gratis e di ottima qualità perché vi sono diversi competitors tutti ad egual mezzi.

    Invece in Italia su 100 canali DVB-T il 70% sono canali a pagamento(mediasetpremium,Dahlia,Europa7HD,Glamour Plus,Contotv).

    invece per i nuovi canali gratuiti sul dtt Italiano c’é davvero un operatore alternativo?

    Rai=Posseduta dal governo di turno(attualmente Berlusconi)
    SportItalia=TARAK BEN AMMAR=prestanome di Berlusconi
    La 7,MTVItalia=Posseduta da amico di Berlusconi
    7Gold=Costola gruppo Mediaset
    nuove frequenze messe all’asta? si’ solo 5 di cui 2 andranno ancora a MediaRaiset

    http://www.uonna.it/tarak-ben-ammar-scheda.htm

    tivusat=Rai48,25%+Mediset48,25%+Telecom3,5%+1% tv locali
    non voglio commentare questa starna ripartizione

    Deejay tv,play.me=Ottimo per il pluralismo dei Deejay e delle classifiche:))

    pokerItalia 24,Realtime= Non mi sembrano canali in grado di aumentare il pluralismo e di scalfire ascolti ai grandi network nazionali poi “PokerItalia24” é diseducativo piu’ delle televendite di pentole perché incita al gioco d’azzardo.

    Il monopolio raiset rimane inalterato con l’atuale dtt anzi si potenzia piu’ di prima.
    Prima la propaganda aveva 7 canali nazionali in analogico; ora col DTT ne hanno 30(esclusi i doppioni in HD e le versioni+1), e solo 17 quando Berlusconi non é al governo, una macchina di propaganda perfetta.

    -Esiste un altro operatore in Europa, forse nel mondo con la stessa potenza di fuoco nel dTT?
    Un mostro mediatico del genere fa paura é ingrado di stritolare chiunque si oppone al governo o tenta di fargli concorrenza(La Corea del Sud ci guarda con paura).

    Lo stesso Berlusconi si definisce “manipolatore di spiriti”:
    http://www.grandeoriente-democratico.com/lettera_aperta_n1_al_Fratello_Silvio_Berlusconi_del_26_luglio_2010.html

    Sky o l’Espresso potranno lanciare altri nuovi canali sul DTT tipo “Cielo” o republica tv ma contro il mostro MediaRaiset é una lotta impari già persa a meno che non si butteranno anche loro nel settore
    dtt a pagamento,allora il DTT Italiano diventerà ancora piu’ squallido della tv analogica di adesso.

    http://granchan.blog.espresso.repubblica.it/blog/2010/06/digitale-terrestre-fregatura-spaziale-.html

    1. @Giorgio:
      non ho intenzione di fare polemiche. L’assetto duopolistico del mercato tv è comunque rimasto tale col passaggio al dtt, ma la tecnologia adottata, che comunque doveva essere introdotta, non ha nessuna delle colpe che dici. L’adozione di nuove piattaforme (terrestri e satellitari) e nuove tecnologie sono da sempre terreno fertile per l’investimento di nuovi mercati. In Italia purtroppo la situazione di quasi monopolio ha bloccato questo mercato (ad esempio quello pubblicitario sempre in mano a Mediaset). Ma le informazioni che ti ho dato sono corrette, e le ho sommate al tuo discorso dare più chiarezza all’argomento che ripeto va un pò al di là delle tematiche di questo sito.
      Questo sito che affronta degli argomenti di aiuto e supporto anche a quell’utenza che hai descritto tu in uno dei tuoi punti del tuo trattato (giro in rete annesso) sul dtt 😉

      Ti correggo solo su un paio di punti:
      1) La “ricerca” della rivista pseudoscientifica Focus (edita da Mondadori) non è molto attendibile dato che è nettamente inferiore il numero delle antenne canalizzate di vecchi impianti tv (le uniche che non possono ricevere le frequenze in VHF europee dove trasmette quasi sempre il mux 1 della Rai) montate sui tetti delle case degli italiani. Inoltre quella citazione di articolo (che non si sa da dove venga) sul blog di Attivissimo è del 2004, quando non si sapeva come sarebbe stata diffusa la tecnologia e i decoder erano dei marchingegni pesanti e non tanto compatibili, è descritta in modo confusionario la tecnica dell’isofrequenza come un male, ma invece è un grande vantaggio di diffusione dei segnali tv, soprattutto in un territorio orograficamente difficile come quello italiano.

      2) C’è una grande percentuale di popolazione anziana in Italia (il 20% con un’età sopra i 65 anni) e non tutti sono soli, ma la parte più ampia della popolazione ha un età compresa tra i 14 e i 65 anni (oltre il 65%) secondo i dati ISTAT del 2010. Il servizio di assistenza per l’installazione dei decoder è carente, come quello d’informazione sul dtt a livello nazionale. Questo sitoè stato pensato in autonomia anche per supplire a queste carenze. Esiste un solo servizio telefonico (numero verde 800 022 000) del Ministero dello Sviluppo Economico. Ma alcune amministrazioni comunali e provinciali (ad esempio il Comune di Verbania e il Comune di Reggio Emilia) hanno deciso di provvedere da sole per fornire un aiuto per le persone in difficoltà con l’ingaggio di esperti del digitale terrestre.

      3) La funzione di ordinamento automatico dei canali è disattivabile in tutti i decoder che hanno il Logical Channel Number come descritto qui: https://digitaleterrestrefacile.it/2010/07/02/come-ordinare-sul-decoder-il-tuo-canale-locale-preferito-al-numero-che-desideri/

      4) Per quanto riguarda Tivù Sat, è indubbio che ci siano interessi economici dietro. Lo dimostra il mancato accordo della vendita dei diritti Rai a Sky nel 2009. Ma Tivù Sat è utile per chi non è raggiunto dal segnale del dtt, non è una tv a pagamento e non può trasmettere Mediaset Premium o altre pay-tv per dei chiari vincoli comunitari. Adotta un sistema di codifica e criptaggio per evitare che un operatore come Sky possa trasmettere alcuni programmi. Non dico che sia giusto, anzi lo ritengo sbagliato per vari motivi, ma la tessera non serve a pagare una pay-tv. Il suo costo è collegato al canone Rai (infatti non si può acquistare se non si è abbonati) è dovrebbe essere in teoria un rimborso spese di spedizione. E qui anche per me dovrebbe essere gratis. Come il numero di telefono d’assistenza e come il costo dei decoder sat che dovrebbe essere più basso. Infine non esistono tecnologie satellitari che “circoscrivono” il segnale, esistono i satelliti geostazionari che trasmettono su grandi aree continentali e i decoder con parabole che possono riceverli. Tivù Sat può essere ricevuto in tutta Europa, dallo stesso satellite come Sky.

      5) Il mercato si sta aprendo, anche se Mediaset e il governo sono contrari. L’asta per le 5 frequenze tv da assegnare è stata imposta dalla Commissione Europea, (purtroppo con il MSE ha adottato un sistema pilotato di beauty contest) e almeno permetterà di far entrare tre nuovi operatori del settore (come detto forse uno di questi sarà Sky). Pian piano il pluralismo dell’informazione (e di questo che parli quando scrivi di pluralità) sta crescendo a livello nazionale. Lo dimostra l’ingresso di SkyNews24 disponibile su Cielo per 4 volte al giorno, lo dimostra l’indipendenza di Rai News, l’informazioone di Repubblica Tv e il successo del Tg di La 7. Certo c’è ancora molto da fare. Un fatto molto negativo per la libertà di informazione è invece la sofferenza (e l’agonia in alcuni casi) delle tv locali nel passaggio al digitale terrestre. Molte stanno chiudendo, altre vengono assorbite da altri gruppi o ridimensionate. Altre ancora si sono rifugiate nei contratti con Sky.

      Se vuoi discutere di questi argomenti ti invito sul mio spazio personale in rete che affronta molte tematiche che hai messo in gioco, affronta le ingiustizie e le disparità di questo mercato tv, e si sofferma in modo deciso sulle questioni interconnesse tra digital divide, banda larga e digitale terrestre.

  5. La questione dell’introduzione del digitale terrestre è complessa e poco pulita. Il passaggio al dtt comunque si doveva attuare in un modo o nell’altro, perchè imposto dall’UE entro il 2012. Il problema è che nel nostro paese la transizione è stata pianificata e progettata per aprire anche un mercato della pay-tv che ha dato agevolazioni a una sola azienda vicina (a dir poco) all’esecutivo attuale (per poco).
    Nel 2005/06 lo Stato elargì dei contributi per l’acquisto dei decoder in Sardegna e molti cittadini poterono acquistare i primi apparecchi in vista dell’arrivo del digitale terrestre nel 2008. L’UE però considerò giustamente quegli aiuti di Stato come contributi anticoncorrenziali che avvantaggiavano poche pochissime aziende private come al solito vicine al Premier, aprì una procedura d’infrazione e inflisse una multa all’Italia.
    Certo che la famosa legge Gasparri del 2004 dispose un’assegnazione “feudale” delle frequenze future del digitale, senza una regolare asta pubblica, predisponendo la maggior parte dei mux ai pochi operatori del mercato tv pubblici e privati (Rai, Mediaset, TI Media) e cancellando dalla legge sulla tv il tetto massimo di trasmissione del 30% per operatore. Successivamente fu introdotto un limite di 4 mux per operatore con l’obbligo di cedere il 40% della capacità trasmissiva per un eventuale quinta frequenza. Si perchè oggi la spartizione delle frequenza e la loro assegnazione si fa in multiplex e non più in canali. L’UE ha imposto al nostro paese l’attuazione di una gara per assegnare le frequenze tv, sotto la minaccia di una multa miliardaria, e questo governo ha pensato alla formula contraddittoria del concorso di bellezza ancora poco gradita dalla Commissione Europea.
    Questa situazione ha determinato la stesso identico duopolio Rai-Mediaset che esisteva sull’analogico anche sulla piattaforma del dtt, un mercato monopolizzato che si è riflesso sull’alternativa satellitare Tivù Sat, aperta si per offrire la tv dove non arriva il digitale terrestre, ma usata indiscriminatamente pure per fare concorrenza indiretta (in favore di Mediaset Premium) all’altro operatore satellitare pay-tv Sky.

  6. non è vero che bastano solo € 20 per comprera 1 decoder, chi aveva un apparecchio per registrare, deve spedere molto di più, in particolare se vuole registrare cose che non stà vedendo. Inoltre quasi tutte le antenne debbono essere adattate, in giro chun mucchio di esperti che sono carissimi, sia per adattarti l’antenne che per montare il decoder, iltre dicono che sono pieni e hanno tempi molto lunghi. inoltre per tutti gli altri apparecchi radio, autoradio etc.. nessuno ha detto qualche cosa.
    tutta questa operazione è stata fatta per BENEFICIARE BERLUSCONI – MEDIASET, è schifo che un paese democrati, succedano certe cose con i soldi di chi paga le TASSE a favore di UN SINGOLO. sarebbe da fare come con i mafiosi CONFISCARE TUTTI I SUOI BENI, VILLE, ANCHE QUELLE ALL’ESTEREO.

  7. @mauro:
    la sostituzione o l’aggiornamento dell’antenna per il digitale terreste è una falsa notiza: ripeto che per la maggior parte degli impianti tv non occorre nessun lavoro di sostituzione o aggiornamento dell’antenna per ricevere i canali del digitale terrestre. Solamente i vecchi impianti canalizzati adatti a ricevere solo le frequenze VHF italiane devono essere modificati.
    Per non essere truffati da alcuni antennisti scorretti rivolegetevi alle associazioni dei consumatori, al corecom regionale, o consultate il sito della regione per ottenere le informazioni sui servizi di assistenza all’impianto tv. Tutte le regioni hanno stipulato accordi con le federazioni degli artigiani antennisti per concordare prezzi equi e condotte di servizio etiche.
    Infine se vuoi collegare il videoregistratore VHS al decoder e al Tv leggi qui: https://digitaleterrestrefacile.it/2010/09/14/come-collegare-tv-decoder-per-il-digitale-terrestre-e-dvdvcr-recorder/

  8. @Giorgio:
    Ti devo correggere su due cose per evitare di fornire info errate:

    – nel passaggio per la maggior parte degli impianti tv non occorre nessun lavoro di sostituzione o aggiornamento dell’antenna per ricevere i canali del digitale terrestre. Non si deve chiamare l’antennista in modo preventivo. Al massimo si può fare una prova con un decoder prestato per vedere se arriva bene il segnale tv. Spesso i disservizi dipendono dalla fonte o dal bassa copertura sul territorio.

    – la numerazione automatica LCN è sicuramente stata organizzata male e ha creato conflitti (forse era meglio una numerazione tematica partendo da 100,200 e così via, come è quella di Sky) ma non c’entra nulla con la ricezione dei canali che possono essere anche numerati manualemnte sul telecomando. Qui è spiegato come fare: https://digitaleterrestrefacile.it/2010/07/02/come-ordinare-sul-decoder-il-tuo-canale-locale-preferito-al-numero-che-desideri/

    – L’alternativa satellitare al digitale terrestre che fornisce il servizio pubblico tv esiste anche in Francia, in Spagna e in Inghilterra.Tivù Sat è stata costituita da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media. Oggi fanno parte del consorzio anche le associazioni di tv locali. Non richiede nessun abbonamento aggiuntivo, ma la sola spesa (forse eccessiva) per la tessera.I possessori di decoder sat compatibili con la smart card possono evitare di acquistare un ulteriore decoder. E’ stata messa a disposizione anche la CAM Tivù Sat (anche questa costa forse un pochino troppo) per i decoder e i tv con sintonizzatore sat.

    – il digitale terrestre ha consentito l’ingresso nel mercato di nuovi competitor (pochi ma sempre nuovi). Dahlia tv ,Europa7HD, Glamour Plus hanno ottenuto dei mux per le pay-tv, e nuovi operatori tv hanno lanciato nuovi canali in chiaro come Real Time, Play.me, Sportitalia, Pokeritalia24, Deejay Tv, e dopo l’asta per le frequenze entrerà anche Sky con un mux di canali in chiaro.

  9. Il problema non é solo dei 20 Euro per il decoder(che la rai dovrebbe darlo gratis agli abbonati in regola) o dello sconto truffa da 50E solo per un decoder da 100E che per usufruirne bisogna avere un reddito talmente basso da nn potersi permettere nemmeno la corrente elettrica.

    C’e’ anche il problema che nessuno spiega, ovvero che la tv digitale non é solo il decoder, ma bisogna chiamare prima un antennista(in Italia anche anziani ed invalidi si devono pagare l’antennista a spese proprie(cosa che in altre nazioni nn avviene ed é a carico dell’ente che gestisce lo spegnimento dell’ analogico), vedere se il segnale arriva e se arriva adeguare l’impianto.

    In Italia avere un impianto perfetto per il DTT non é garanzia di ottima ricezione, perché il DVB-T Italiano non segue le norme Europee ha una numerazione strana che penalizza le tv locali e mette ai primi posti le tv nazionali criptate e sovraffolla di canali i mux nazionali rendendo i canali inguardabili.

    Per quanto riguarda i contenuti Contenuti del DTT:
    mentre in tutta Europa(esclusa Turchia) il DTT ha portato nuovi concorrenti e contenuti GRATIS!!!, in Italia questo non avverrà mai perché abbiamo ancora il problema del monopolio Mediaset che col DTT aggiorna il suo monopolio rafforzandosi e abbiamo una Rai mal gestita, costosa, piena di pubblicità e programmi inutili non al servizio del cittadino ma della politica.

    Questo perché da noi:

    1)Non si é proceduto alla divisione tra gestori di reti e gestori di contenuti,
    2)Non si é messo un tetto publicitario del 25% alle tv private
    3)Non hanno obbligato i gestori di contenuti privati ad avere solo 1 canale tv analogico nazionale e non piu’ di 4 canali digitali(come avviene in UK)
    4)La rai non deve avere pubblicità e commisioni politiche di controllo altrimenti non é servizio publico ma tv di regime industriale.
    5) La Rai dovrebbe avere non piu’ di 7 canali digitali dul DTT cosi le frequenze in+ vengono date ad altri operatori.

    Bisogna anche dire che parlano del satellite come una pezza per le zone non coperte dal dtt, ma non dicono di quella gente che é coperta dal DTT ma lo trova scadente ed é costretta a mettere la parabola(no tivu’ sat é una pay tv mascherata da gratuita) per avere dei canali Europei piu’ guardabili(no Sky).

    Il problema é che in Italia ti impongono le tecnologie non ti danno la libertà di scielta perché bloccano le alternative a loro sfavore obligandoti a fare quello che ti rendono disponibile.

    ecco come si vede il DTT quando il segnale é debole:
    http://www.associazionemarconi.com/dab/digitale.jpg
    Marco Mele giornalista “sole 24” ore che segue il DTT:
    http://marcomele.blog.ilsole24ore.com/chi-sono.html
    http://www.associazionemarconi.com/public/index.php

  10. x Mauro

    ma lo sai che un decoder costa 20 euro?
    sono queste le spese che intendi tu?
    è vero che c’è la crisi,ma vorrei vedere le famiglie e le persone che parlano di crisi,oltre a lamentarsi perchè devono spendere 20 euro per il decoder,anche togliere il cell ai propri figli,magari qualche vestito o altro ancora!!
    e gli anziani che faticano a vivere con la minima,faticavano anche 10 anni fa!!
    arriva il digitale e la gente si lamenta!!
    tutto è migliorabile,ci mancherebbe,ma non si può restare sempre a dire SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO!!!

  11. non è stato tenuto conto delle spese che occorre per ricevere il digitale, proprio in un periodo di forte depressione economica, e con pensioni da fame, inoltre molti anziani dovrenno rivolgersi ad altri sostendo spese, quando fanno fatica a mangiare.

  12. bello schifo che fondi Europei destinati allo sviluppo tecnologico che altre nazioni hanno impiegato per costruire reti wi-fi a banda laga gratuite o per fibra ottica, in Italia li hanno bruciati per il digitale terrestre agli Italiani non é stata data possibilità di scielta”rai due rete4 sono visibili solo sul digitale terrestre” “c’é lo switch over-off comprate decoder digitale terrestre”(cosi’ dicono) nessuno parla che fine faranno le radio ananlogiche se occorre decore anche per l’autoradio, in tv dicono ormai le solite cazzate”digitale terrestre=interattivo,gratuito, migliaglia di canali,telemedicina,tgovernment”(non lo sanno nemmeno loro confondono internet con la televisione non hanno le idee chiare su cosa sia interattività e t-government e poi pretendono che i cittadini abbiano capito; la verità é che il digitale terrestre non é niente di tutto quello che propagandano, i ripetitori sono distanti dalle città per ricevere il segnale correttamente e vi sono troppi canali su 1 sola frequenza(contrariamente al resto d’Europa) creando interferenze e decoder sono cianfrusaglie altro che risintonizzazione.
    Inoltre non é stato risolto il conflitto di interessi che crea il problema del monopolita unico, la rai aumenta i canali ma non la qualità(la rai dovrebbe togliere la pubblicità e influenze dei partiti come fà la BBC) altrimenti é una truffa al cittadino.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *